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07/03/2024 Aggiornate le FAQ ANAC anticorruzione e trasparenza
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Nella pagina del sito web istituzionale dell’ANAC denominata “Chiedilo ad ANAC” sono presenti le FAQ ANTICORRUZIONE e le FAQ TRASPARENZA.

Nel mese di Febbraio l'Autorità ha aggiornato le FAQ relative ai seguenti SETTORI DI INTERVENTO e AMBITI DI MATERIA

Sono state aggiornate al 28 febbraio 2024, le FAQ relative al settore di intervento ANTICORRUZIONE per i seguenti AMBITI DI MATERIA:

  • Formazione

FAQ AGGIORNATE

1. La formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza come deve essere programmata e disciplinata?

2. Chi rileva nell’amministrazione i fabbisogni e individua di destinatari degli interventi formativi?

3. Nelle amministrazioni che adottano il PIAO, con chi è tenuto a coordinarsi il RPCT nel programmare la formazione?

4. A quali soggetti deve essere rivolta la formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza nella p.a.?

5. La formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza può essere prevista anche per i dipendenti che prestano servizio in aree considerate non di rischio?

6. Quale approccio formativo sarebbe opportuno adottare?

7. Si possono stipulare accordi tra amministrazioni per unificare quanto più possibile il sistema di formazione dei dipendenti pubblici in materia di prevenzione della corruzione?

FAQ AGGIORNATE

1. Che cosa sono il Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (PTPCT) e la sezione “Anticorruzione e trasparenza” del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO)?

2. Quali enti e amministrazioni sono tenute all’adozione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza (PTPCT)?

3. Le istituzioni scolastiche sono tenute all’adozione del PTPCT?

4. Gli ordini professionali sono tenuti ad adottare il PTPCT?

5. Quali sono le amministrazioni e gli enti tenuti all’adozione del PIAO?

6. Chi predispone il PTPCT e la sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO?

7. Come viene redatta la sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO?

8. Chi adotta il PTPCT e la sezione anticorruzione trasparenza del PIAO?

9. L’attività di elaborazione del PTPCT e della sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO può essere affidata a soggetti estranei all’amministrazione?

10. Durante il processo di elaborazione del PTPCT e della sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO le amministrazioni sono tenute a consultare i portatori di interessi?

11. Entro quale data deve essere adottato il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione e della trasparenza ed il PIAO?

12. Il Piano Triennale di Prevenzione della corruzione e della trasparenza e la sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO devono essere pubblicati sul sito istituzionale?

13. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza e la sezione anticorruzione e trasparenza individuano le modalità di attuazione della trasparenza?

14. Quali dati deve contenere la sezione trasparenza contenuta nel PTPCT e nel PIAO?

15. Nella sezione/sottosezione trasparenza del PTPCT e del PIAO occorre dare conto dei dati che non sono pubblicati in quanto non pertinenti?

16. I contenuti della sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO devono essere collegati a quelli delle altre sezioni del documento?

Sono state aggiornate al 28 febbraio 2024, le FAQ relative al settore di intervento TRASPARENZA per i seguenti AMBITI DI MATERIA:

FAQ AGGIORNATE

1. Quali sono le tipologie di procedimenti amministrativi per cui vigono gli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 35, d.lgs. 33/2013?

2. Secondo quale modalità si deve provvedere alla pubblicazione dei dati sui procedimenti di cui all’art. 35, d.lgs. 33/2013?

3. Per i procedimenti ad istanza di parte, le pubbliche amministrazioni possono richiedere l’uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati ai sensi dell’art. 35, co. 1, lett. d), d.lgs. 33/2013?

4. Per i procedimenti ad istanza di parte le pubbliche amministrazioni possono respingere l’istanza presentata senza l’utilizzo di moduli e formulari pubblicati ai sensi dell’art. 35, co. 1, lett. d), d.lgs. 33/2013?

Per tutti i suddetti ambiti di materia, si rinvia alla pagina ANAC di dettaglio delle FAQ per ogni ambito.

Sono state aggiornate al 8 febbraio 2024, le FAQ relative al settore di intervento TRASPARENZA per i seguenti AMBITI DI MATERIA:

FAQ AGGIORNATE

1. Titolarità, ambito di applicazione ed oggetto del diritto di accesso generalizzato, il procedimento, la tutela

1.1. Chi può presentare richiesta di accesso generalizzato ai sensi dell’art. 5, co. 2 del d.lgs. n. 33/2013?

1.2. Qual è l’ambito soggettivo di applicazione del diritto di accesso generalizzato?

1.3. È necessario motivare la richiesta di accesso generalizzato?

1.4. Che cosa si può richiedere con l’accesso generalizzato?

1.5. In che modo deve essere valutato dall’Amministrazione il pregiudizio ad uno degli interessi elencati dall’art. 5 bis, commi 1 e 2, d.lgs. 33/2013?

1.6. Che differenza c’è tra accesso agli atti ex art. 22 L. 241/90 e accesso civico generalizzato?

1.7. La richiesta di accesso generalizzato deve identificare i documenti e i dati richiesti?

1.8. L’amministrazione è tenuta a consentire l’accesso generalizzato anche quando riguarda un numero cospicuo di documenti ed informazioni?

2. Il procedimento di accesso generalizzato

2.1. A quale ufficio va presentata la richiesta di accesso generalizzato?

2.2. Come si fa a presentare l’istanza di accesso generalizzato?

2.3. È richiesto un corrispettivo per poter effettuare l’accesso generalizzato?

2.4. L’amministrazione o l’ente destinatario dell’istanza è obbligato a darne comunicazione a eventuali soggetti controinteressati?

2.5. Quali sono i diritti procedimentali dei controinteressati?

2.6. Quanto tempo ha l’amministrazione per rispondere alle richieste di accesso generalizzato?

2.7. Che cosa è tenuta a fare l’amministrazione se accoglie la richiesta di accesso generalizzato?

2.8. Il provvedimento di accoglimento deve essere motivato?

2.9. Il provvedimento di rifiuto deve essere motivato?

2.10. Se l’accesso generalizzato comporta un pregiudizio ad un interesse pubblico o privato indicato dall’art. 5-bis e quel pregiudizio ha carattere temporaneo, l’accesso ai documenti può essere negato?

3. La tutela

3.1. Come può tutelarsi il richiedente in caso di rifiuto o di mancata risposta da parte dell’amministrazione?

3.2. Entro quali termini può essere proposta la domanda di riesame in caso di rifiuto o di mancata risposta da parte dell’amministrazione?

3.3 Entro quali termini si pronuncia il RPCT sulla richiesta di riesame?

3.4 Quale è il procedimento da seguire davanti al difensore civico?

3.5. L’ente destinatario della richiesta di accesso generalizzato può chiedere un parere al Garante per la protezione dei dati personali?

3.6. Possono essere inoltrate ad ANAC richieste di parere in materia di accesso civico generalizzato?

3.7. Quali sono i rimedi previsti per i controinteressati nel caso di accoglimento dell’istanza da parte dell’amministrazione o dell’ente, nonostante l’opposizione presentata?

3.8. È possibile in ogni caso ricorrere al giudice?

Sono state aggiornate al 7 febbraio 2024, le FAQ relative al settore di intervento ANTICORRUZIONE per i seguenti AMBITI DI MATERIA:

FAQ AGGIORNATE

1. Quali sono le norme di riferimento per il codice di comportamento nazionale e per i codici di comportamento di amministrazione?

2. Qual è il ruolo dei codici di comportamento nella strategia di prevenzione della corruzione?

3. Che natura ha il codice di comportamento nazionale di cui al d.P.R. 62/2013?

4. Che natura hanno i codici di amministrazione?

5. Quali valutazioni devono effettuare le amministrazioni per adottare i propri codici di comportamento?

6. Quali sono i principali contenuti dei codici di amministrazione?

7. Quali sono le amministrazioni e gli enti tenuti al rispetto del codice di comportamento nazionale?

8. Le Autorità di sistema portuale sono tenute all’adozione di un proprio codice di comportamento?

9. Gli ordini professionali sono tenuti all’adozione di un proprio codice di comportamento?

10. Le Autorità amministrative indipendenti sono tenute ad adottare propri codici di comportamento?

11. Gli enti pubblici economici devono adottare un proprio codice di comportamento?

12. Le società a controllo pubblico e gli enti di diritto privato di cui all’art. 2-bis, co. 2, del d.lgs. 33/2013 devono adottare un proprio codice di comportamento?

13. Le società partecipate da pubbliche amministrazioni e gli altri enti di diritto privato di cui all’art. 2-bis, co. 3, d.lgs. 33/2013 devono adottare un proprio di codice di comportamento?

14. Quali categorie di personale dell’amministrazione sono tenute al rispetto del codice di comportamento nazionale e dei codici di comportamento di amministrazione?

15. Cosa si intende per personale c.d. contrattualizzato tenuto al rispetto dei codici di comportamento?

16. Quali sono le categorie di personale in regime d diritto pubblico cui le norme del codice costituiscono solo principi di comportamento?

17. In che termini i dipendenti in regime di diritto pubblico sono tenuti ad applicare il codice di comportamento?

18. Il codice di comportamento nazionale di cui al d.P.R. 62/2013 si applica ai Magistrati?

19. Il codice di comportamento nazionale di cui al d.P.R. 62/2013 si applica agli Avvocati dello Stato?

20. Il codice di comportamento si applica ai docenti e ai ricercatori universitari?

21. Quali sono i soggetti estranei alla PA che collaborano a vario titolo con l’amministrazione cui si applicano i codici di comportamento con il limite della compatibilità?

22. Come può l’Amministrazione estendere gli obblighi di condotta previsti per i propri dipendenti, ai collaboratori o consulenti dell’amministrazione ivi inclusi i collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione, secondo il limite della compatibilità?

23. Cosa si intende per “titolari di organi” cui sono estesi i codici di comportamento con i limiti di compatibilità?

24. In che termini l’Amministrazione può estendere gli obblighi di condotta previsti per i propri dipendenti, ai titolari organi di indirizzo amministrativo?

25. Cosa si intende per “titolari di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche” cui sono estesi i codici di comportamento con i limiti di compatibilità?

26. In che termini l’Amministrazione può estendere gli obblighi di condotta previsti per i propri dipendenti, ai “titolari di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorità politiche”?

27. Quali sono le differenze tra codici di comportamento di amministrazione e codici etici?

28. I codici di comportamento possono introdurre misure sull’imparzialità soggettiva dei funzionari pubblici tese a limitarne l’accesso o la permanenza nelle cariche pubbliche o lo svolgimento delle attività dell’ufficio/incarico?

29. Qual è la procedura di formazione del codice di comportamento?

30. Quali sono i soggetti da coinvolgere nella procedura di formazione del codice di comportamento?

31. Il codice di comportamento di ciascuna amministrazione va correlato con il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) o la sezione rischi corruttivi e trasparenza del Piano integrato di organizzazione e attività (PIAO)?

32. Che differenze ci sono tra il codice di comportamento e il PTPCT o la sezione rischi corruttivi e trasparenza del PIAO?

33. Il codice di comportamento di ciascuna amministrazione deve essere coordinato con il sistema di valutazione e misurazione della performance?

34. Quale è la tecnica di redazione da preferire per i codici di comportamento?

35. E’ necessaria una formazione del personale sui contenuti dei codici di comportamento?

36. All’interno dell’amministrazione a quali soggetti spetta la vigilanza sul rispetto dei codici di comportamento?

37. Quali competenze sono attribuite all’ANAC in materia di codici di comportamento?

FAQ AGGIORNATE

1. Cosa si intende per rotazione ordinaria del personale?

2. Che differenza c’è tra la rotazione “ordinaria” e la rotazione “straordinaria”?

3. Quali enti sono tenute a dare attuazione alla misura della rotazione c.d. ordinaria?

4. Quali sono i dipendenti pubblici interessati dalla misura della rotazione ordinaria?

5. Per i Comuni di ridotte dimensioni vi sono regole particolari per l’applicazione della misura di rotazione ordinaria del personale?

6. Possono essere sottoposti a rotazione ordinaria i dipendenti che ricoprono il ruolo di Dirigente Sindacale?

7. Quali sono i limiti o vincoli che l’amministrazione deve tenere in conto ai fini dell’applicazione della rotazione ordinaria?

8. Possono verificarsi casi in cui non è possibile adottare la misura della rotazione ordinaria?

9. Quando può dirsi che una prestazione lavorativa è infungibile ai fini dell’applicazione della rotazione ordinaria?

10. Quando non può invocarsi il criterio della c.d. infungibilità per giustificare la mancata applicazione della rotazione ordinaria?

11. Qualora non sia possibile adottare la misura della rotazione ordinaria, le amministrazioni che cosa possono o sono tenute a fare?

12. Quali sono le misure alternative all’adozione della misura di rotazione ordinaria?

13. Dove e come deve essere programmata e disciplinata la misura della rotazione ordinaria?

14. Nella fase di programmazione della rotazione ordinaria l’Amministrazione/ente è tenuto a coinvolgere le organizzazioni sindacali?

15. In cosa consiste la rotazione ordinaria c.d. territoriale o esterna?

16. L’attuazione della misura della rotazione ordinaria è sottoposta a verifica e a monitoraggio?

(si rinvia alla pagina ANAC per il dettaglio delle FAQ)

Sono state aggiornate al 7 febbraio 2024, le FAQ relative al settore di intervento ANTICORRUZIONE per i seguenti AMBITI DI MATERIA:

Per tutti i suddetti ambiti di materia, si rinvia alla pagina ANAC di dettaglio delle FAQ per ogni ambito.

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