Il motivo per cui la giornata è stata interamente dedicata all'istituto del whistleblowing si ricava dalle parole del Presidente secondo cui: “abbiamo voluto dedicare questa giornata al whistleblowing, a questo Istituto, perché sappiamo che l'anno che si sta per chiudere è stato un anno di svolta, fondamentale, importante. Finalmente, in ritardo, abbiamo approvato il decreto legislativo che recepisce la Direttiva. Abbiamo approvato le Linee guida ed è una sfida: una sfida concreta per tutti voi (RPCT) che state implementando e avete dovuto implementare le nuove regole sul whistleblowing. Ma l'abbiamo voluto fare soprattutto perché crediamo in questa figura. Crediamo in questo istituto e sappiamo che esso e il suo ruolo è sempre più importante: quanto più ci sono sfide come quella del PNR, i grandi investimenti legati, le tante emergenze che stiamo attraversando, tanto più capiamo quanto è efficace e importante questa figura per fare emergere quello che altrimenti non emergerebbe; per aiutare le amministrazioni e soggetti privati ad agire bene e i soggetti privati sono anche presenti oggi rappresentanti delle imprese dei soggetti privati che devono applicare questa normativa. Crediamo che sia il momento di una riflessione matura perché non abbiamo cominciato a lavorare quest'anno: è una legge che esiste in Italia e siamo contenti che sia stata rafforzata: la nuova disposizione … rafforzano dal punto di vista soggettivo dal punto di vista oggettivo le tutele e, quindi, rendono più forti noi, voi e i whistleblower e li proteggono maggiormente e li aiutano a fare emergere questo: ma sappiamo che le leggi, le linee guida, i regolamenti non bastano; non sono sufficienti. Non solo sufficienti neanche le piattaforme informatiche o gli altri strumenti che possiamo mettere in campo. La vera sfida che noi abbiamo davanti è una sfida culturale e una sfida per farvi capire quanto sono importanti queste figure per superare pregiudizi che resistono e per insegnare a usare in modo responsabile per questa figura….”.

In pratica, nella nuova disciplina sul whistleblowing, il ruolo dei Rpct è di “decisiva centralità”. Ne consegue che, per l’emersione dei fenomeni corruttivi, anche attraverso un rafforzata tutela dei segnalanti, va potenziata la promozione di una cultura organizzativa favorevole al whistleblowing.

L’intento di ANAC, nel dedicare uno spazio ad hoc alle competenze dei RPCT relative al whistleblowing, è di:

• promuovere un approccio proattivo all’istituto;
• attivare forme di sinergia, confronto e dialogo tra tutti i soggetti coinvolti;
• valorizzare esperienze;
• condividere e diffondere best practices.

La I Parte della giornata è stata interamente focalizzata sulla novità 2023 costituita dalla disciplina sul whistleblowing introdotta dal D. Lgs. n. 24 del 2023.

L’obiettivo di ANAC è stato di divulgare e potenziare le conoscenze sulle tutele per chi segnala illeciti, sulle Linee guida ANAC e sulla nuova piattaforma ideata dall’Autorità per raccogliere le segnalazioni esterne.

1. Le novità legislative e le Linee Guida dell’Anac;
2. La nuova piattaforma dell’Anac;

1. RPCT ed enti del terzo settore: strumenti di confronto e prospettive di collaborazione;
2. Il monitoraggio dell’Anac;
3. Whistleblowing: ruolo e competenze del RPC