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12/04/2021 MODULISTICA CdC: Linee Guida e questionario per le relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti sui rendiconti delle Regioni per esercizio 2020

In allegato le Linee Guida, e Questionario, per le relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti sui rendiconti delle Regioni e delle Province autonome per l’esercizio 2020 ai sensi dell’art. 1, commi 166 e seguenti, legge 23 dicembre 2005, n. 266, richiamato dall’art. 1, commi 3 e 4, del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213., pubblicate sul sito della Corte dei Conti con Delibera n. 6/2021 Sezione delle Autonomie - INPR.

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La Sezione delle Autonomie approva annualmente le "Linee guida" per le relazioni del Collegio dei revisori dei conti sui rendiconti delle Regioni e delle Province autonome, in conformità alle disposizioni di cui all’art. 1, commi 3 e 4, decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213.

La recata disciplina ha esteso alle Regioni il modello di controllo già previsto per gli enti locali dall’art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, in forza del quale gli organi di revisione sono tenuti a inviare alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione e sul rendiconto, al fine di consentire le verifiche attribuite alla magistratura contabile, a tutela dell’unità economica della Repubblica e del coordinamento della finanza pubblica. Tale controllo, che si attua attraverso uno stretto raccordo fra gli organi di revisione e la Corte dei conti, si inserisce in una prospettiva «non più statica (com’era il tradizionale controllo di legalità-regolarità), ma dinamica volta a finalizzare il confronto tra fattispecie e parametro normativo alla successiva adozione di misure correttive» (cfr. Corte cost., sentenza n. 179/2007).

I compiti del Collegio dei revisori sono valorizzati anche nell’ambito del nuovo ordinamento finanziario e contabile delle Regioni di cui al decreto legislativo n. 118/2011, come modificato dal decreto legislativo n. 126/2014.

In particolare, l'art. 72 del citato decreto prevede l’obbligo dei revisori di vigilare sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione della Regione. Al fine di garantire lo svolgimento di tali funzioni, la stessa disposizione riconosce al Collegio il diritto di accesso agli atti e ai documenti dell’Ente. L’istituzione dell’Organo di revisione disposta, in ambito regionale, dall’art. 14, comma 1, lettera e), del decreto-legge n. 138 del 2011, attua un collegamento fra controlli interni ed esterni, secondo modalità che garantiscono l’autonomia costituzionale delle Regioni, attribuendo alla Corte dei conti, organo dello Stato-ordinamento, il controllo complessivo della finanza pubblica, a tutela dell’unità economica della Repubblica (cfr. Corte cost., sentenza n. 198/2012).

In questo quadro ordinamentale, le "Linee guida", elaborate dalla Sezione delle autonomie, assicurano il necessario coordinamento delle attività di controllo.

Le informazioni acquisite attraverso i correlati questionari rappresentano un ausilio per le verifiche spettanti alle Sezioni regionali di controllo, con particolare riguardo a quelle prodromiche al giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione, disciplinato dall’art. 1, comma 5, del decreto-legge n. 174/2012, secondo il modello del giudizio di parificazione del rendiconto generale dello Stato, in forza del richiamo, ivi contenuto, agli articoli 39, 40 e 41 del testo unico di cui al regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214.

Fonte: Corte dei Conti - Sezione delle Autonomie

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