EntiOnLine
Categorie
indietro
26/10/2013 VADEMECUM per aiutare le stazioni appaltanti a riconoscere le anomalie anticoncorrenziali nelle gare d'appalto

L’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nella sua funzione di vigilanza sul buon funzionamento dei mercati, ha sempre prestato la massima attenzione nell’evitare che il settore degli appalti pubblici fosse inquinato dalla presenza di fenomeni anticoncorrenziali. Dall’istituzione dell’Autorita’ sono stati avviati piu’ di 20 procedimenti istruttori, conclusisi con la condanna di numerose imprese e l’irrogazione di sanzioni per oltre 500 milioni di euro.

Particolari forme di infrazione delle regole della concorrenza sono risultati gli accordi anticoncorrenziali aventi ad oggetto gare per l’assegnazione di appalti pubblici. In primo luogo, per la loro rilevanza economica. Infatti gli appalti pubblici rappresentano una quota assai significativa del prodotto nazionale. In secondo luogo, comportando una lievitazione dei costi per lavori o forniture, costituiscono un danno diretto per l’intera collettivita’. E’ anche in ragione di questo che l’attuazione di intese anticoncorrenziali in gara e’ assoggettata non solo a sanzioni amministrative in capo alle imprese, ma anche a sanzioni penali in capo alle persone fisiche.

I segnali di alterazione del funzionamento del mercato non sono comunque facili da individuare e da decifrare. Con il vademecum l’AGCM, appunto, intende fornire uno strumento per le stazioni appaltanti affinche’ possano essere identificate (e segnalate alla stessa Autorita’) quelle anomalie comportamentali che in taluni casi sono indizio della presenza di fenomeni anticoncorrenziali.

Nel vademecum, che tiene conto della pluriennale esperienza dell’Autorita’, sono riportate le manifestazioni piu’ tipiche dei comportamenti spia dei fenomeni anticoncorrenziali.

I fenomeni anticoncorrenziali si presentano soprattutto in particolari contesti di mercato, che in estrema sintesi si caratterizzano nel modo seguente:

  1. pochi concorrenti;

  2. concorrenti caratterizzati da analoga efficienza e dimensione;

  3. prodotti omogenei;

  4. perdurante partecipazione alle gare delle stesse imprese;

  5. appalto ripartito in piu’ lotti dal valore economico simile.

Inoltre, l’Autorita’ evidenzia che l’assenza di una di queste condizioni, o la presenza del suo contrario, non implica necessariamente l’assenza di fenomeni anticoncorrenziali.

Il documento è riservato agli abbonati

Per qualsiasi informazione inerente i prezzi o le modalità di effettuazione del servizio, contatta l'agente di zona oppure scrivi a info@entionline.it
o telefona allo 030/2531939.

Banca dati