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22/03/2017 Irregolarita' non essenziali - chiarimenti - sanzione pecuniaria Precedenti risoluzioni contrattuali - Discrezionalita' amministrativa della valutazione Errore nella formulazione dell'offerta - interpretazione della volonta' contrattuale
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ANAC - Massima numero 70 del 22 marzo 2017

E’ legittimo l’operato della stazione appaltante che richieda ai concorrenti di fornire chiarimenti su dichiarazioni rese o documenti prodotti in sede di partecipazione, senza applicare la sanzione di cui all’art. 38, comma 2-bis del D.Lgs. 163/2006, qualora il chiarimento sia richiesto ai fini di una veloce verifica delle autocertificazioni, in ossequio al principio di buon andamento dell’azione amministrativa (art. 97 Cost.).

Alla luce della discrezionalita' concessa dal legislatore ben puo' l’amministrazione, in presenza di pregresse risoluzioni contrattuali, formulare un proprio giudizio sull’affidabilita' dell’impresa, ricavandolo dall’insieme degli elementi forniti dalla stessa impresa, che la induca a scegliere per l’ammissione alla partecipazione.

La rettifica dell’offerta, eseguita al fine di ricercare la effettiva volonta' dell’offerente, e' ammissibile, purche' ad essa si possa pervenire sulla base di elementi univoci ed intriseci dell’offerta, senza attingere a fonti di conoscenza estranee all’offerta medesima, ne' ad inammissibili dichiarazioni integrative dell’offerente.

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