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28/10/2015 Possibili misure della fase della programmazione per area di rischio contratti pubblici

Possibili misure.

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PNA - Aggiornamento 2015

  • Obbligo di adeguata motivazione in fase di programmazione in relazione a natura, quantita' e tempistica della prestazione, sulla base di esigenze effettive e documentate emerse da apposita rilevazione nei confronti degli uffici richiedenti.

  • Audit interni su fabbisogno e adozione di procedure interne per rilevazione e comunicazione dei fabbisogni in vista della programmazione, accorpando quelli omogenei.

  • Programmazione annuale anche per acquisti di servizi e forniture.

  • Per servizi e forniture standardizzabili, nonche' lavori di manutenzione ordinaria, adeguata valutazione della possibilita' di ricorrere ad accordi quadro e verifica delle convenzioni/accordi quadro gia' in essere.

  • Controllo periodico e monitoraggio dei tempi programmati anche mediante sistemi di controllo interno di gestione in ordine alle future scadenze contrattuali (ad esempio, prevedendo obblighi specifici di informazione in relazione alle prossime scadenze contrattuali da parte del responsabile del procedimento ai soggetti deputati a programmare le procedure di gara).

  • In fase di individuazione del quadro dei fabbisogni, predeterminazione dei criteri per individuarne le priorita'.

  • Pubblicazione, sui siti istituzionali, di report periodici in cui siano rendicontati i contratti prorogati e i contratti affidati in via d’urgenza e relative motivazioni.

  • Per rilevanti importi contrattuali previsione di obblighi di comunicazione/informazione puntuale nei confronti del RPC in caso di proroghe contrattuali o affidamenti d’urgenza da effettuarsi tempestivamente.

  • Utilizzo di avvisi di preinformazione quand’anche facoltativi.

  • Adozione di criteri trasparenti per documentare il dialogo con i soggetti privati e con le associazioni di categoria, prevedendo, tra l’altro, verbalizzazioni e incontri aperti al pubblico e il coinvolgimento del RPC.

  • Adozione di strumenti di programmazione partecipata (debat public, quali consultazioni preliminari, dibattiti pubblici strutturati, informative a gruppi gia' organizzati) in un momento che precede l’approvazione formale degli strumenti di programmazione dei lavori pubblici, anche al fine di individuare le opere da realizzarsi in via prioritaria.

  • Formalizzazione dell’avvenuto coinvolgimento delle strutture richiedenti nella fase di programmazione, in modo da assicurare una maggiore trasparenza e tracciabilita' dell’avvenuta condivisione delle scelte di approvvigionamento.

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