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Il 23 giugno 2025 l'ANAC ha annunciato ufficialmente la sua adesione alla campagna europea “Ce lo dobbiamo a vicenda”, promossa nell’ambito del progetto “Open the Whistle: Protecting whistleblowers through transparency, cooperation and Open Government strategies (OPWHI)”, cofinanziato dall’Unione Europea.
Il progetto coinvolge partner istituzionali e della società civile provenienti da Italia, Spagna e Bulgaria, tra cui l’Università di Pisa, Transparency International España, Libera, il Center for the Study of Democracy (Bulgaria), l’Anti-Fraud Office of Catalonia, la Commissione bulgara per la protezione dei dati personali, con il supporto di Open Government Italia. L’obiettivo è creare un ambiente favorevole e protetto per chi segnala illeciti, promuovendo una cultura di trasparenza e cooperazione.
Nell’ambito del progetto è stata pubblicata la guida “WHIT – Guida pratica al whistleblowing”, un documento di oltre 100 pagine strutturato in sei capitoli, ciascuno dedicato ad aspetti cruciali per la protezione dei segnalanti:
La guida è uno strumento operativo rivolto a PA, società in controllo pubblico, responsabili anticorruzione, DPO e si caratterizza per un approccio pratico, multidisciplinare e internazionale.
Tra le indicazioni più rilevanti per gli enti pubblici e privati:
Per gestire correttamente i sistemi di segnalazione, gli enti dovrebbero:
Il messaggio della campagna – “Ce lo dobbiamo a vicenda” – richiama alla responsabilità collettiva e istituzionale: il whistleblowing non è un gesto individuale isolato, ma un’azione civica, che riguarda la qualità della democrazia e la tutela dell’interesse pubblico.
Questa nuova iniziativa europea invita le amministrazioni, le aziende pubbliche e i cittadini a superare lo stigma e promuovere una cultura della segnalazione come bene comune. Perché chi segnala ha diritto ad ascolto, rispetto e protezione e perché – come ci ricorda il progetto OPWHI – la prevenzione degli illeciti è una scelta di sistema.