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In data 13 novembre 2024 ANAC ha reso nota l’approvazione delle Linee Guida 1 in tema di c.d. divieto di pantouflage o revolving doors, ai sensi dell’art. 53, comma 16-ter, d.lgs. 165/2001.
Come risulta anche nel Piano Nazionale Anticorruzione 2022, l’ANAC ha potere di vigilanza e conseguente potere sanzionatorio in materia di divieto di pantouflage o revolving doors. In particolare, il suddetto potere si esercita con riferimento al quadro normativo di riferimento di seguito indicato.
La disciplina sul pantouflage è regolata dall’art. 53, comma 16-ter, del d.lgs. n. 165/2001, introdotto dall’art. 1, comma 42, lettera l), della legge n. 190/2012.
La norma stabilisce un divieto per i dipendenti pubblici che, nei tre anni precedenti la cessazione dal servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto delle amministrazioni pubbliche. Secondo l’ANAC “il potere autoritativo e negoziale in una pubblica amministrazione implica l’adozione di provvedimenti atti ad incidere unilateralmente, modificandole, sulle situazioni giuridiche soggettive dei destinatari. Tra queste situazioni può ricomprendersi la conclusione di contratti per l’acquisizione di beni e servizi o la realizzazione di lavori per la PA e l’adozione di provvedimenti che producono effetti favorevoli per il destinatario e quindi anche atti di autorizzazione, concessione, sovvenzione, sussidi, vantaggi economici di qualunque genere. La normativa sul pantouflage è molto generica sul punto. Dunque, è importante che la valutazione sia fatta caso per caso al fine di individuare correttamente gli atti adottati nell’esercizio di quei poteri autoritativi e negoziali che costituisce il presupposto del divieto di pantouflage … Sono riconducibili tra gli atti espressione di tali poteri nello svolgimento della funzione pubblica quelli adottati dal Responsabile unico del progetto-RUP) (art. 15 d.lgs. 36/2023), nelle diverse fasi del procedimento di gara, dalla predisposizione alla pubblicazione del bando di gara, dall’aggiudicazione dell’appalto alla fase di gestione del contratto … gli atti endoprocedimentali obbligatori (ad esempio: pareri, perizie, certificazioni) - la cui adozione è tale da incidere in maniera significativa sul contenuto della decisione oggetto del provvedimento finale, ancorché redatto e sottoscritto da altri – sono stati ritenuti espressione di poteri autoritativi e negoziali. ”.
I dipendenti pubblici che, nei tre anni precedenti la cessazione dal servizio, abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali come quelli sopra indicati a titolo di esempio non possono, nei tre anni successivi alla fine del rapporto di lavoro (il cosiddetto “periodo di raffreddamento”), svolgere attività lavorativa o professionale presso soggetti privati che siano stati destinatari delle attività svolte dall’amministrazione attraverso tali poteri.
In caso di violazione di tale divieto, sono previste sanzioni specifiche che incidono sia sul contratto di lavoro stipulato tra l’ex dipendente pubblico e il nuovo datore di lavoro privato, sia sull’attività contrattuale dei soggetti privati che abbiano assunto o affidato incarichi all’ex dipendente pubblico.
Gli indirizzi interpretativi e operativi ANAC sui profili sostanziali e sanzionatori riguardanti il divieto di pantouflage concernono:
Attraverso tali indirizzi sono state affinate le indicazioni già fornite in passato dall’Autorità, con lo scopo di supportare e orientare ancor più significativamente le pubbliche amministrazioni e gli enti, tenuti all’adozione della strategia di prevenzione, nell’ individuazione e applicazione delle misure di prevenzione del pantouflage.
Resta fermo che le Linee Guida in esame sono da intendersi come strumento di integrazione, approfondimento e completamento di quanto già indicato nel Piano Nazionale Anticorruzione 2022.