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L’ANAC ha pubblicato, lo scorso 08/08/2024, il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro, approvato nell’adunanza del 30 luglio 2024.
Il Vademecum conferma:
Conferma, altresì, che:
In ogni caso, agli affidamenti diretti si applicano i principi generali di cui agli artt. da 1 a 11 del d.lgs. 36/2023 ed in particolare:
- i principi del risultato, della fiducia e dell’accesso al mercato.
La violazione di tali principi integra un fatto illecito, rilevante ai fini della prevenzione della corruzione.
La prevenzione della corruzione riveste un'importanza prioritaria, nell'affidamento diretto, in considerazione delle caratteristiche peculiari dell’istituto, delineate dall'Autorità e riportate nel box che segue.
BOX
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A) L’AFFIDAMENTO DIRETTO
FASE PRELIMINARE
Prevede:
1. Nomina del RUP
2. Predisposizione di una relazione progettuale semplificata da porre a base dell’affidamento diretto
3. Verifiche preliminari circa l’esistenza della deroga all’obbligo di prioritario ricorso al MePA e ai sistemi telematici regionali (art. 1, comma 450, L. n. 296/2006), tenuto conto che, per gli acquisti di beni e servizi di importo pari o superiore a 5.000 euro e al di sotto della soglia di rilievo comunitario, le Stazioni appaltanti sono tenute a fare ricorso al mercato elettronico della pubblica amministrazione ovvero ad altri mercati elettronici. Al riguardo, va tenuto presente che, per gli affidamenti diretti infra 5.000 euro, è prevista la deroga all’obbligo di ricorso al MePA e ai sistemi telematici regionali (art. 1, comma 450, L. n. 296/2006).
FASE DI SELEZIONE INFORMALE
Prevede:
4. Eventuale indagine di mercato o richiesta di preventivo/i
In questa fase, informale, il RUP della Stazione appaltante può procedere eventualmente ad indagini di mercato o all’acquisizione di più preventivi o anche di un solo preventivo, che vengono valutati discrezionalmente dalla Stazione appaltante.
Il RUP è tenuto ad applicare il principio di rotazione degli affidamenti ai sensi dell’art. 49, derogabile per gli affidamenti diretti infra 5.000 euro e, per gli altri affidamenti, alle condizioni indicate dall’art. 49, comma 2.
La fase di selezione informale può essere gestita con o senza l’impiego di una piattaforma certificata.
A breve sarà, comunque, messa a disposizione dall’Autorità, oltre alle Schede AD5 (per gli affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro) e AD3 (per gli affidamenti di importo pari o superiore a 5.000 e fino a 140.000 compreso, per beni e servizi, e 150.000 compreso per lavori) la nuova scheda SIM (scheda di indagine di Mercato), che consentirà di gestire digitalmente la fase preventiva all’affidamento ed in particolare di effettuare i controlli dei requisiti anche per questi affidamenti diretti di lavori servizi e forniture tramite accesso al FVOE.
5. Verifica requisiti per affidamenti superiori a 40.000 euro, tenuto conto che l’art. 52 del Codice (Controllo requisiti) prevede una semplificazione in ordine al controllo dei requisiti per gli affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro nello specifico.
FASE DI AFFIDAMENTO
Prevede:
6. Determina di affidamento e Pubblicazione nella sezione “Amministrazione trasparente.
B) L’AFFIDAMENTO DIRETTO DI ACCORDI QUADRO
L’ANAC chiarisce che nessuna attuale disposizione del nuovo Codice appalti sembra vietare il possibile ricorso all’affidamento diretto di un accordo quadro, nel caso in cui ricorrano le condizioni di cui alle lett. a) e b) dell’art. 50, comma 1, del D.Lgs. 36/2023, ossia nel caso di lavori il cui importo massimo stimato per l’intera durata dell’accordo sia inferiore a 150.000 euro e nel caso di servizi, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura, o forniture il cui importo massimo stimato, sempre per l’intera durata dell’accordo, sia inferiore a 140.000 euro, e sempre che non ricorra un interesse transfrontaliero certo.
Tuttavia, nel caso di affidamento diretto di un accordo quadro, secondo l’Autorità:
- la stazione appaltante è tenuta al rispetto di ulteriori condizioni affinché l’utilizzo di siffatto strumento non comporti la possibile elusione delle disposizioni del Codice o un’eventuale limitazione o distorsione della concorrenza, con conseguente integrazione di un fatto illecito, rilevante ai fini della prevenzione della corruzione.
Le ulteriori condizioni minime sono indicate nel Vademecum e possono essere integrate dalle Stazioni appaltanti.