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“Tecnologie digitali alleate nella lotta alla corruzione” è stato il titolo dell’intervento del Presidente ANAC, Avv. Busia, al G20 Anticorruzione. Nel corso dell’intervento il Presidente ha dichiarato che “L'Autorità nazionale anticorruzione italiana … ha il compito di operare nella prevenzione della corruzione. Il legislatore italiano ha deciso di concentrare in un'unica Autorità Indipendente le funzioni di vigilanza e regolamentazione riguardanti non solo la prevenzione della corruzione e la promozione della trasparenza, ma anche gli appalti pubblici. È stata una buona scelta, considerando l'enorme quantità di fondi in gioco nel settore degli appalti pubblici e i relativi potenziali rischi di corruzione. Da più di vent'anni la nostra Autorità considera la digitalizzazione come la leva più potente per attuare la propria missione e per coinvolgere altri soggetti nella lotta alla corruzione …”.
Le disposizioni in materia di digitalizzazione hanno acquisito efficacia a partire dal 1° gennaio 2024. Al riguardo, l’ANAC ha adottato i necessari provvedimenti, ai sensi dell’articolo 23 del codice, in materia di ecosistema nazionale dei contratti pubblici (delibera n. 261 del 30 giugno 2023).
In forza del suddetto quadro, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti sono tenuti ad utilizzare, dal 1° gennaio 2024, le piattaforme di approvvigionamento digitale per svolgere le procedure di affidamento dei contratti.
Tuttavia, le stazioni appaltanti hanno riscontrato numerose difficoltà nella fase di start up e, segnatamente, nell’accesso e nell’utilizzo delle Piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), di talchè l’ANAC ha fornito le indicazioni transitorie finalizzate ad agevolare la prima applicazione delle disposizioni in materia di digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici (Comunicato del Presidente del 10/1/2024 e precedente Delibera n. 582 del 13/12/2023).
Tra le misure agevolative è ora intervenuto anche il Comunicato del 28 giugno 2024, con il quale, nella prospettiva di una graduale attuazione delle disposizioni del codice:
In pratica, con il Comunicato in data 28 giugno 2024, adottato dopo il parere del MIT, per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023, per la ripetizione di lavori o servizi analoghi e per le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 2023, il Presidente ANAC ha adottato un provvedimento di proroga, valido fino al 31 dicembre 2024, relativamente ad alcuni adempimenti indicati nella Delibera n. 582/12/2023 e nel Comunicato del Presidente del 10/1/2024. Le indicazioni fornite al riguardo dall’Autorità sono di seguito trascritte.
È prorogata fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità: • per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle PAD al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza. Non è consentito, dunque, l’inserimento ex post dei dati e delle informazioni relativi agli affidamenti; • per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023 con o senza successivo confronto competitivo; tale possibilità viene estesa fino al 31/12/2024 anche agli accordi quadro e convenzioni pubblicati dal 1/1/2024; • per la ripetizione di lavori o servizi analoghi, ai sensi dell’articolo 76, comma 6, del codice, previsti dalla documentazione di gara originaria relativa a procedure pubblicate prima del 31/12/2023; • per le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 2022, che ha sostituito ed integrato la Delibera n. 214 del 2022. Restano valide le ulteriori indicazioni contenute nella delibera n. 582/2023. Per gli affidamenti in house, l’Autorità ha reso disponibile la scheda A3_6, utilizzabile in via transitoria, nelle more dello sviluppo delle apposite schede da parte delle PAD e comunque fino al 31/12/2024. |
È confermata in via definitiva la facoltà, per le stazioni appaltanti e gli enti concedenti, di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione mediante la PCP per l’acquisizione del CIG con riferimento a tutte le fattispecie per cui è previsto l’utilizzo della scheda P5, ivi comprese le ipotesi di acquisizione del CIG ai soli fini della tracciabilità dei flussi finanziari. Si comunica, infine, che, in attesa della completa gestione di tutte le tipologie di procedure da parte delle PAD, l’Autorità ha fortemente investito nella piattaforma PCP, rendendo disponibili nuove funzionalità volte agli utenti per agevolare le attività delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti e, pertanto, ha ridisegnato l’interfaccia web per migliorarne l’usabilità e ha sviluppato nuove funzionalità per consentire la modifica e l’annullamento delle procedure. Inoltre, ha predisposto nuove schede relative all’aggiudicazione e alla fase esecutiva. La descrizione delle nuove funzionalità e delle nuove schede è disponibile sul sito dell’Autorità nella sezione Digitalizzazione. L’Autorità si riserva di fornire ulteriori indicazioni in caso di evoluzioni tecniche che consentano di superare le istruzioni offerte in via transitoria o in caso di modifiche normative. |