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14/05/2024 Poteri RPCT e vigilanza ANAC su inconferibilita' e incompatibilita'
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E’ stato depositato presso la Segreteria del Consiglio dell’ANAC, il 7 maggio 2024 il COMUNICATO DEL PRESIDENTE del 23 aprile 2024 contenente le precisazioni sui ruoli, rispettivamente, del RPCT e di ANAC nell’accertamento delle ipotesi di inconferibilità/incompatibilità ai sensi degli artt. 15 e 16 del d.lgs. 39/2013 (Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190).

La disciplina del d.lgs.39/2013

In merito alla vigilanza sul rispetto delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità nelle pubbliche amministrazioni e negli enti di diritto privato in controllo pubblico, l’art. 15 dispone che il RPCT, anche attraverso le disposizioni del PTPCT, assorbito nella sotto sezione 2.3 del PIAO, cura che nell'amministrazione, ente pubblico e ente di diritto privato in controllo pubblico siano rispettate le disposizioni sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

Si tratta, in particolare, delle seguenti disposizioni.

  • nconferibilità di incarichi in caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione
  • Inconferibilità di incarichi a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati o finanziati dalle pubbliche amministrazioni
  • Inconferibilità di incarichi a componenti di organi di indirizzo politico;
  • Incompatibilità tra incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalle pubbliche amministrazioni nonchè lo svolgimento di attività professionale;
  • Incompatibilità tra incarichi nelle pubbliche amministrazioni e negli enti privati in controllo pubblico e cariche di componenti di organi di indirizzo politico

Al fine di curare il rispetto delle disposizioni sulla inconferibilità e incompatibilità degli incarichi, il RPCT:

  • contesta all'interessato l'esistenza o l'insorgere delle situazioni di inconferibilità o incompatibilità;
  • segnala i casi di possibile violazione delle disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi:
  • all'Autorità nazionale anticorruzione,
  • all'Autorità garante della concorrenza e del mercato ai fini dell'esercizio delle funzioni di cui alla legge 20 luglio 2004, n. 215
  • alla Corte dei conti, per l'accertamento di eventuali responsabilità amministrative.

In merito alla vigilanza dell'ANAC, si ricorda che l’art. 16 del d.lgs.39/2013 stabilisce che l'Autorità:

  • vigila sul rispetto, da parte delle amministrazioni pubbliche, degli enti pubblici e degli enti di diritto privato in controllo pubblico, delle disposizioniin materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi, anche con l'esercizio di poteri ispettivi e di accertamento di singole fattispecie di conferimento degli incarichi;
  • può sospendere la procedura di conferimento dell'incarico con un proprio provvedimento che contiene osservazioni o rilievi sull'atto di conferimento dell'incarico, nonché segnalare il caso alla Corte dei conti per l'accertamento di eventuali responsabilità amministrative a seguito di segnalazione della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica;
  • esprime pareri obbligatori sulle direttive e le circolari ministeriali concernenti l'interpretazione delle disposizioniin materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi e la loro applicazione alle diverse fattispecie di inconferibilità degli incarichi e di incompatibilità.

Ciò premesso, in via preliminare, le precisazioni fornite dal Presidente dell'Autorità con il recente Comunicato del 7 maggio si concentrano, come di seguito evidenziato, sul riparto di competenze RPCT /ANAC, come chiaramente delineato dal combinato disposto degli artt. 15 e 16 del d.lgs. n. 39 del 2013.

In pratica, il Comunicato del Presidente richiama l’attenzione dei RPCT delle pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici e degli enti di diritto privato in controllo pubblico sul potere di ANAC di vigilare sulla:

  • congruità delle decisioni assunte dai RPCT in ordine alla sussistenza o meno delle ipotesi di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi ai sensi del d.lgs. 39 del 2013.

Il ruolo dei RPCT

In base all’art. 15 del d.lgs. n. 39 del 2013, spetta ai RPCT il compito di:

  • curare il rispetto delle disposizioni sulle inconferibilità e incompatibilità degli incarichi di cui al d.lgs. 39 medesimo;
  • adottare ledeterminazioni delle ipotesi di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

Il ruolo di ANAC

Il Presidente dell’ ANAC ricorda che, secondo quanto disposto dall’art. 16 del d.lgs. n. 39 del 2013 “ANAC, nella sua qualità di Autorità di garanzia e controllo, può sempre esercitare – come confermato anche da due recenti pronunce del TAR Lazio, sede di Roma (n.ri 971 e 973/2024) - un generale potere di vigilanza sul rispetto delle disposizioni di cui al citato decreto, anche con l'esercizio di poteri ispettivi e di accertamento di singole fattispecie di conferimento degli incarichi, secondo quanto disposto dall’art. 16 del citato decreto. Spetta dunque ad ANAC, in ultima istanza, anche il potere di vigilare sulla corretta applicazione dello stesso art. 15 (che disciplina i poteri, le azioni e le attribuzioni del RPCT, ivi compreso il dovere di segnalare all’Autorità i casi di possibile violazione della normativa). Tale potere sussiste sia nei casi in cui il procedimento di contestazione sia stato avviato internamente all’ente dal RPCT (cd “vigilanza interna”) che nei casi in cui tale procedimento sia stato avviato d’ufficio da ANAC”.

CONCLUSIONI

Dal riparto di competenze sopra delineato discende, inevitabilmente, che:

  • le valutazioni dell’Autorità, contenute nei propri atti di accertamento,superano quelle errate eventualmente compiute dai RPCT dei singoli enti.

Ne consegue che l'amministrazione, l’ente pubblico e l’ente di diritto privato in controllo pubblico devono uniformarsi agli atti di accertamento ANAC e la motivazione dei provvedimenti relativi ai singoli casi oggetto di accertamento deve tenere conto delle indicazioni dell’Autorità.

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