Anche negli enti di piccole dimensioni, la Relazione annuale del responsabile anticorruzione deve riportare l’avvio di procedimenti penali riguardanti i dipendenti per reati contro la Pubblica Amministrazione.

L’Atto del Presidente del 26 marzo 2024, reso noto il 12/04/2024, avente ad oggetto la comunicazione in ordine all’avvio di procedimenti penali nei confronti di due dipendenti del Comune (prot. n. 16863 del 2 febbraio 2024), ha statuito che è necessario riportare nella Relazione annuale del RPCT tutti i dati concernenti i procedimenti penali che hanno interessato i dipendenti del Comune e i titoli di reato per i quali si procede.

Al riguardo l’ANAC rammenta che:

• ai sensi dell’art. 1, comma 14, l. n. 190/2012, ogni anno il RPCT trasmette all'Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) e all'organo di indirizzo dell'amministrazione una relazione recante i risultati dell'attività svolta e la pubblica nel sito web dell'amministrazione.

Nella Relazione annuale RPCT vanno incluse tutte le informazioni e tutti i dati che concorrono a rappresentare lo stato e l’efficacia della strategia di prevenzione adottata dall’amministrazione. Tra tali informazioni e dati vanno inclusi i procedimenti penali, a prescindere dalla dimensione dell'ente.

Nel caso preso in esame dall’ANAC, due dipendenti comunali sono stati indagati per reato d’abuso d’ufficio e, tuttavia:

• il RPCT, nella Relazione annuale riferita all’anno 2023 non ha inserito l’informazione dell’avvio dei procedimenti penali nei confronti dei due dipendenti dell’amministrazione, ritenendo che le ridotte dimensioni dell’ente avrebbero agevolato l’identificazione dei soggetti indagati.

RELAZIONE RPCT NEI PICCOLI COMUNI E TUTELA DELLA PRIVACY DEI DIPENDENTI COINVOLTI NEI PROCEDIMENTI PENALI

Intervenuta sul punto, l’ANAC ha statuito quanto segue:

• i due dipendenti coinvolti nel procedimento penale non costituiscono le sole unità in servizio, posto che, come emerge dalla consultazione del PIAO 2023, la dotazione organica del Comune consta di n. 28 dipendenti e n. 7 apicali.

Le informazioni relative ai procedimenti penali e disciplinari che hanno interessato i due dipendenti coinvolti non sono tali da ledere la riservatezza degli stessi, in quanto è ragionevole ritenere che la mera indicazione numerica dei dipendenti indagati ed i corrispondenti titoli di reato contestati non costituiscano elementi di per sé sufficienti a consentire la loro esatta identificazione.

Nella fattispecie in esame, pur trattandosi di ente di ridotte dimensioni, l’informazione relativa ai due dipendenti interessati da procedimenti nel corso dell’anno 2023 doveva essere inserita nella Relazione annuale RPCT.