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17/03/2020 RACCOMANDAZIONE: Emergenza Coronavirus - Infrastrutture tecnologiche abilitanti per lo smart working

INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE ABILITANTI PER LO SMART WORKING NEL PERIODO DELL'EMERGENZA SANITARIA DA COVID-19- PROTEZIONE DEI DATI, CUSTODIA, RISERVATEZZA

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Di seguitano si riportano le indicazioni relative alle infrastrutture abilitanti per il lavoro agile, necessarie per garantire la protezione dei dati, la custodia e la riservatezza, che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha inserito nella presentazione:

  • LAVORO AGILE O SMARTWORKING - Linee guida in materia di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

https://www.lavoropubblico.gov.it/docs/librariesprovider2/default-document-library/lavoroagile_linee-guida-20mar18.pdf?sfvrsn=473756a8_2

INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE

Per consentire di lavorare in modalità smart sono necessarie:
• la profilazione degli utenti, con gestione dei ruoli e delle abilitazioni;
• la tracciatura degli accessi ai sistemi e agli applicativi;
• la disponibilità di documenti in formato digitale grazie a Protocollo Informatico e/o altri sistemi di gestione documentale.

In termini di infrastrutture abilitanti per lo SW, è necessario inoltre la disponibilità di:
accessi sicuri dall’esterno agli applicativi e ai dati di interesse per l’esecuzione del lavoro, con l’utilizzo di opportune tecniche di criptazione dati e VPN;
funzioni applicative di “conservazione” dei dati/prodotti intermedi del proprio lavoro ai dipendenti che lavorino dall’esterno;
• applicativi software che permettano al lavoratore, nell’ottica del lavoro per flussi, di lavorare su una fase del processo lasciando all’applicativo l’onere della gestione dell’avanzamento del lavoro, nonché dell’eventuale sequenza di approvazione di sottoprodotti da parte di soggetti diversi, nel caso di flussi procedimentali complessi con più attori;
• sistemi di prenotazione delle postazioni di lavoro/aree di lavoro, per sé o per gruppi di lavoro in cui si è coinvolti (non applicabile in stato di emergenza);
tecnologie che riescano a tracciare l’attività dei dipendenti svolta fuori dagli uffici, sia in termini di tempi (es. tempo intercorso dal primo accesso al logout, quindi effettiva presenza) sia in termini di lavoro effettivamente svolto.

Resta fermo il divieto di ricorrere a software gestionali che, anche indirettamente, abbilano l'effetto di contraollare a distanza la prestazione lavorativa.

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