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09/10/2018 Nucleo speciale privacy della GdF
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L'art. 158, comma 2, del D.Lgs. 30 giugno 2003, nr. 196 (Codice in materia di trattamento dei dati personali), in tema di accertamenti, stabilisce che:

  • per lo svolgimento delle sue funzioni, il Garante puo' disporre accessi a banche di dati, archivi o altre ispezioni e verifiche nei luoghi ove si svolge il trattamento o nei quali occorre effettuare rilevazioni comunque utili al controllo del rispetto della disciplina in materia di trattamento dei dati personali;

  • i controlli sopra indicati, nonche' quelli effettuati ai sensi dell'articolo 62 del GDPR, sono eseguiti da personale dell'Ufficio, con la partecipazione, se del caso, di componenti o personale di autorita' di controllo di altri Stati membri dell'Unione europea;

  • il Garante si avvale anche, ove necessario, della collaborazione di altri organi dello Stato per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali.

Per gli accertamenti ed i relativi riscontri operativi, il Garante, sulla base del protocollo di collaborazione, attiva il Nucleo Speciale Privacy, quale reparto della Guardia di Finanza per assicurare, su tutto il territorio nazionale o previo interessamento del Reparto territorialmente competente, per dar corso agli adempimenti connessi all'attività di accertamento e verifica.

Da quanto emerge dal sito della GdF, "nel suddetto Nucleo Speciale sono concentrate le migliori professionalità del settore, sia dal punto di vista operativo che per quanto riguarda le funzioni di analisi dei fenomeni che toccano il comparto.Lo scopo del protocollo è in definitiva quello di assicurare all'Autorità, tramite l'unità speciale, un'efficace collaborazione allo svolgimento delle sue funzioni ispettive, conoscitive ed informative sui fenomeni che riguardano il trattamento dei dati personali. In particolare, il Corpo collabora all'attività ispettiva condotta dall'Autorità attraverso:

  • il reperimento di dati ed informazioni sui soggetti da controllare;

  • il reperimento di dati ed informazioni sui soggetti da controllare;

  • l'assistenza nei rapporti con le Autorità Giudiziarie;

  • la partecipazione di proprio personale agli accessi alle banche dati, ispezioni, verifiche e alle altre rilevazioni nei luoghi ove si svolge il trattamento;

  • lo sviluppo delle attività delegate o sub-delegate per l'accertamento delle violazioni di natura penale o amministrativa;

  • la contestazione delle sanzioni amministrative rilevate nell'ambito delle attività delegate;

  • l'esecuzione di indagini conoscitive sullo stato di attuazione della citata Legge in settori specifici;

  • la segnalazione all'Autorità di tutte le situazioni rilevanti ai fini dell'applicazione del Codice, di cui venga a conoscenza nel corso dell'esecuzione delle ordinarie attività di servizio.

Con il ... protocollo sono state previste più strette sinergie nell'attività di informazione in tema di protezione dei dati personali, mediante l'interazione tra gli Urp delle due istituzioni e anche il supporto dell'Autorità nei processi di formazione del personale in materia di protezione dei dati personali. La firma del nuovo protocollo assume particolare rilievo perché la Guardia di Finanza conferma di essere il principale interlocutore istituzionale dell'Autorità in materia di accertamento delle violazioni alla normativa sui dati personali. Viene confermata la competenza del personale del Corpo nel particolare comparto, grazie alle specializzazioni professionali maturate nelle attività di polizia giudiziaria e amministrativa.

Si rafforza così la presenza della Guardia di Finanza in un comparto che suscita notevole interesse nella collettività, perché riguarda un insieme di diritti sempre più sentiti dai cittadini, oltre che oggetto di importanti interventi legislativi.

Fonte: Guardia di Finanza

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