EntiOnLine
Categorie
indietro
21/08/2018 Kei4biz: P.A., pronto il ddl per introdurre le impronte digitali anti furbetti
Il documento è riservato agli abbonati

Per qualsiasi informazione inerente i prezzi o le modalità di effettuazione del servizio, contatta l'agente di zona oppure scrivi a info@entionline.it
o telefona allo 030/2531939.

Il Disegno di legge ribattezzato ‘Concretezza’ sarà sul tavolo del Consiglio dei Ministri dopo la pausa estiva. Per frenare gli episodi di assenteismo nella Pa si ricorrerà a sistemi di rilevazione biometrica (impronte digitali, mappa del volto, riconoscimento vocale) e di videosorveglianza. Sarà poi un decreto attuativo del ministero, sentito il Garante Privacy, a spiegare nel concreto l’applicazione.

La ministra della Pubblica amministrazione, XXX è fermamente convinta che l’assenteismo nella Pa si può combattere con le nuove tecnologie. Così in due mesi, dopo averlo annunciato a fine giugno, XXX ha già scritto il disegno di legge ‘Concretezza’ che prevede l’introduzione di sistemi di rilevazione biometrica (impronte digitali, mappa del volto, riconoscimento vocale) e di videosorveglianza contro i furbetti del cartellino. Il testo, letto in anteprima dal Sole24Ore, contiene la novità nell’articolo 2: “l’orario di lavoro dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche è rilevato tramite sistemi di identificazione biometrica”. Sarà poi un decreto attuativo del ministero, sentito il Garante Privacy, a spiegare nel concreto l’applicazione.

Il provvedimento ha fatto e farà discutere, ma va sottolineato subito che è a prova di privacy, come ha già detto in Parlamento la ministra Bongiorno: “i sistemi di rilevazione biometrica sono compatibili con la legge sulla Privacy”, perché, come nel caso dell’ospedale S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona in provincia di Salerno, il Garante Privacy ha dato il suo ok alle impronte digitali contro gli assenteisti, anche se vincolato ad una serie di condizioni.

Key4biz ha intervistato XXX, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona nel Salernitano, che da circa due anni proprio grazie alle impronte digitali ha sconfitto i ‘timbratori seriali’. Anni fa l’ospedale è stato al centro di uno scandalo, di rilevanza nazionale, a causa dei furbetti del cartellino: “Da quasi 2 anni i dipendenti marcano la presenza con le impronte digitali e il badge. Il bilancio è più che positivo perché tuteliamo la privacy del personale e garantiamo le prestazioni ai pazienti’.

Fonte: Kei4biz

Banca dati