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18/03/2018 NEWS > Cambridge Analytica: la piu' grande violazione di profili Facebook della storia

"Una inchiesta di Guardian, Observer e New York Times ha rivelato che la societa' di analisi di dati legata all'ex consigliere di XXX, Steve XXX, ha violato 50 milioni di profili Facebook per influenzare le elezioni. Ecco di che si tratta".

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La società Cambridge Analytica ha violato 50 milioni di profili Facebook per ottenere dati personali. Si tratta di una delle più vaste violazioni di dati della storia. L’azienda è legata all’ex consigliere di Trump, XXX.

La società di analisi, che ha collaborato nelle campagne elettorali di Donald XXX e in quella pro-Brexit, ha utilizzato i dati dei profili Facebook per creare un potente software per prevedere e influenzare le scelte elettorali attraverso annunci politici personalizzati.

L’inchiesta di Guardian, Observer e New York Times che ha portato alla luce la vicenda si basava sulle rivelazioni di un informatore che ha raccontato come dal 2014 la società avesse iniziato a raccogliere senza autorizzazione i dati personali degli utenti del social network.

La Cambridge Analytica è una società di proprietà del milionario Robert XXX, e guidata proprio da Steve XXX.

L’informatore, Christopher XXX, ha dichiarato all’Observer: “Abbiamo sfruttato Facebook per raccogliere milioni di profili di persone. E costruito modelli per sfruttare ciò che sapevamo su di loro e bersagliare i loro demoni interiori. Questa è stata la base su cui è stata costruita l’intera azienda”.

I documenti visti dall’Observer e confermati da una dichiarazione di Facebook mostrano che alla fine del 2015 il social network di XXX aveva scoperto la violazione senza precedenti. Tuttavia, non erano stati avvisati gli utenti ed erano solo state adottate misure limitate per proteggere le informazioni degli utenti.

Il New York Times scrive che copie dei dati raccolti per Cambridge Analytica possono ancora essere trovate online; il suo team di reporting aveva visto alcuni dei dati grezzi.

I dati sono stati raccolti attraverso un’app chiamata thisisyourdigitallife, programmata dall’accademico dell’Università di Cambridge Aleksandr XXX. Attraverso la sua società Global Science Research (GSR), in collaborazione con Cambridge Analytica, centinaia di migliaia di utenti sono stati pagati per sostenere un test della personalità e hanno accettato di raccogliere i loro dati per uso accademico.

Tuttavia, l’app ha anche raccolto le informazioni degli amici di Facebook dei partecipanti alla prova, portando all’accumulo di un pool di dati di decine di milioni di persone.

La scoperta apre un nuovo capitolo della “guerra delle informazioni”, che hanno interessato in maniera profonda le elezioni americane del 2016".

Fonte: TPINEWS

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