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30/04/2019 Trattamenti per fini di cura: il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e il dossier sanitario

Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e il dossier sanitario

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Con riferimento a trattamenti di dati personali effettuati attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) il Garante ha fornito un parere in merito a uno schema di decreto volto a potenziare iservizi telematici resi disponibili dall’Infrastruttura nazionale per l’interoperabilità del Fascicolo sanitario – Fse (Ini) di cui al decreto del Mef 4 agosto 2017 e a evitare disservizi per l’assistito in caso di un suo trasferimento per l’assistenza verso una regione o provincia autonoma in cui non sia ancora operativo il Fse. Le osservazioni formulate dall’Ufficio hanno inteso assicurare, da una parte, la delimitazione dei nuovi servizi resi disponibili dall’Ini e la garanzia di un accesso online al Fse precedentemente istituito dall’altra, richiamare il Mef alla tenuta, attraverso l’Ini, dell’indice dei documenti sanitari e di quello relativo ai meta dati dei documenti sanitari, relativi agli assistiti, risultanti nell’anagrafe nazionale degli assistiti, individuando le necessarie misure per assicurare il rispetto del principio di limitazione della conservazione (parere 27 settembre 2018, n. 456, doc. web n. 9054337).

L’Ufficio continua a dialogare con le istituzioni coinvolte nella realizzazione del Fse (Ministero della salute, Mef, regioni) in merito all’applicazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali ai trattamenti effettuati attraverso il fascicolo anche alla luce dei nuovi adempimenti dettati dal RGPD.

Numerose sono state le istruttorie avviate in merito ai trattamenti di dati personali effettuati attraverso i Fse regionali. In particolare, in un caso è stato accertato l’erroneo inserimento nei documenti disponibili nel Fascicolo di alcune lettere di dimissione ospedaliera riferite ad altri pazienti. A seguito dell’intervento dell’Ufficio è stato modificato il flusso di integrazione dei documenti, prevedendo la consistenza dei messaggi per mezzo di intervalli temporali predefiniti, finalizzati ad evitare errori di concorrenza che hanno determinato l’incongruenza dei dati. In considerazione dell’illecita comunicazione a terzi di dati personali di natura sensibile presenti nellelettere di dimissione ospedaliera di terzi da parte del titolare, è stato avviato un procedimento sanzionatorio (nota 17 gennaio 2018).

In merito ai trattamenti effettuati attraverso il dossier sanitario sono proseguite le istruttorie nei confronti delle strutture sanitarie, sia pubbliche che private, dalle quali è emersa una crescente conformità alle indicazioni fornite dall’Autorità nelle Linee guida in materia di dossier sanitario (provv. 4 giugno 2015, n. 331, doc. webn. 4084632).

Permangono, tuttavia, sistemi informativi riconducibili al dossier sanitario ancora non pienamente conformi al dettato normativo. Al riguardo, in occasione di un’attività ispettiva presso una struttura ospedaliera, è stata riscontrata la mancanza degli specifici adempimenti previsti dalla disciplina in materia di protezione dei dati personali con riferimento ai trattamenti effettuati nell’ambito del dossier sanitario aziendale. A seguito dell’intervento dell’Ufficio, l’ospedale ha posto in essere una pluralità di azioni correttive che hanno riguardato la manifestazione del consenso, le informazioni da rendere ai pazienti e la formazione del personale medico ed infer-mieristico (nota 15 ottobre 2018).

Fonte: Garante - Relazione 2018

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