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10/07/2018 ANSA.IT: Garante Privacy, a maggio 140 attacchi informatici al giorno

Garante Privacy, a maggio 140 attacchi informatici al giorno

In Italia, nel solo mese di maggio, gli attacchi informatici "hanno toccato la soglia di 140 al giorno. Dal 25 maggio sono aumentate di oltre il 500% le comunicazioni di data breach al Garante, che hanno interessato, assieme a quelli notificati a partire da marzo, oltre 330.000 persone". Lo dice il presidente dell'Autorita' garante per la protezione dei dati personali, XXX, nella Relazione annuale al Parlamento.

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XXX mette poi l'accento sulle piattaforme web. Per molto tempo. ha detto, "i governi, in ogni angolo del pianeta, hanno sottostimato gli effetti e i rischi di un regime privo di regolamentazione, nel quale i grandi gestori delle piattaforme del web hanno scritto le regole, promuovendo un processo inarrestabile di acquisizioni e concentrazioni, dando vita all'attuale sistema di oligopoli. Questi hanno acquisito il potere di orientare i comportamenti di diversi miliardi di persone".

Fra le azioni dell'Autorita' garante per la protezione dei dati personali, "di particolare rilievo e' risultata anche l'attivita' volta ad accordare tutela ai minori vittime di cyberbullismo. Se nella maggior parte dei casi e' stato rimosso il contenuto lesivo a seguito dell'intervento del Garante o per spontanea adesione dei gestori, le maggiori criticita' si sono riscontrate rispetto a siti extraeuropei".

Gli algoritmi "non sono neutri sillogismi di calcolo - riflette poi XXX - ma opinioni umane strutturate in forma matematica che, come tali, riflettono, in misura piu' o meno rilevante, le precomprensioni di chi li progetta, rischiando di volgere la discriminazione algoritmica in discriminazione sociale. Rispetto a questi rischi, risultano importanti le garanzie sancite dal nuovo quadro giuridico in ordine ai processi decisionali automatizzati, assicurandone la contestabilita' e la trasparenza della logica, ed esigendo, almeno in ultima istanza, il filtro dell'uomo, per contrastare la delega incondizionata al cieco determinismo della tecnologia".

Il garante ha poi sottolineato di aver "sollecitato una forte iniziativa, da parte delle diverse istituzioni coinvolte nei processi decisionali relativi all'innovazione tecnologica del Paese, per una verifica puntuale dello stato di sicurezza delle banche dati pubbliche e dei processi in corso di attuazione dell'Agenda digitale". "Le regole di protezione dati e inscritte negli algoritmi assieme ai principi di precauzione, tutela della dignia' umana, 'by design', possono ispirare 'l'intelligenza' nella direzione di un nuovo umanesimo digitale", aggiunge XXX.

Sul tema fake news, Il Garante osserva che nella societa' digitale "il ruolo del giornalista si carica ulteriormente di responsabilita' nel fornire un'informazione corretta e rispettosa dei diritti altrui: un faro da seguire per orientarsi tra le post-verita'"

Fonte: Ansa.it

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